La testimonianza di Katia

Questa esperienza è stata un dono straordinario di Dio che mi ha permesso di vedere il volto di Cristo in ogni anima che il Signore mi ha permesso di incontrare. Dal primo giorno fino all’ultimo attraverso l’azione dello spirito santo abbiamo visto come una tela che viene dipinta da Dio attraverso la piccola parte che ciascuno di noi è chiamato a fare. Mettere al centro l’uomo come incontro con Dio è il primo passo per comprendere quanto sia importante l’ascolto, l’empatia e l’ esserci come dono e farsi dono in una società sempre più individualista che ci propone modelli sempre più competitivi e autoreferenziali.

Dalla luce nella notte, alle testimonianze fino ai lavori in team e all’ evangelizzazione in spiaggia mi ha permesso di comprendere quanto siamo tutti legati da un filo rosso che è il filo dell’Amore di Dio. Ricordo ancora quando insieme a Federica (un’anima meravigliosa con la quale abbiamo evangelizzato in spiaggia) abbiamo incontrato a Giulia, una ragazza con la dipendenza da alcool. Ci siamo sedute accanto a lei e con delicatezza abbiamo accolto la sua storia cercando di portare la luce del vangelo come messaggio di speranza per un presente ed un futuro migliore. Guardare i suoi occhi e vedere come farsi presenza attiva può davvero cambiare la vita di una persona ti permette di credere sempre più che Dio è vicino a ciascuno di noi attraverso il sorriso di uno sconosciuto o una persona che ti tende la mano. La luce nella notte è stata un’esperienza dove la presenza di Dio si è fatta sempre più viva e accompagnare i fedeli ma anche quelle anime lontane da Dio è stata una Grazia. Ricordo una nonna che avevamo fermato che all’indomani è venuta in chiesa per ringraziarci poiché le nipoti non volevano andare a messa né entrare in chiesa e vedere così tanti giovani dare questo esempio ha permesso loro di ricredersi.
Potrei definire questa missione come sguardo e cura. Sguardo poiché in ogni anima si è manifestato il volto di Cristo e cura perché ognuno di noi ha cercato di custodire il vangelo attraverso la prossimità cercando di farsi dono l’uno per l’altro.

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